PROGETTO SARTORIA NARRATIVA
- Giorgia Farina
- 1 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 2 giorni fa
Il laboratorio “T-Essere e Ric-Amare” è rivolto a donne sopravvissute a violenza di genere.
Vuole unire tecniche del Teatro Counseling e di Sartoria Narrativa con l’ausilio della Fotografia Terapeutica con l’obiettivo di favorire la conoscenza tra le partecipanti in un clima di fiducia, promuovere l’auto consapevolezza di sé e delle proprie risorse, risvegliare e nutrire autodeterminazione, amorevolezza e creatività.
Attraverso la sartoria narrativa le donne possono sperimentare un’attività manuale, il senso di auto-efficacia e la possibilità di integrare le esperienze di vita e i vissuti dolorosi associabili alla violenza, adornando gli strappi vissuti grazie a una sorta di kintsugi tessile.
Tutto il processo è accompagnato dalla fotografia e dalle videoregistrazioni per favorire l’auto-osservazione e la tessitura narrativa del proprio percorso di autodeterminazione.
Propedeutico a possibili borse lavoro nell’ambito della sartoria, coniuga attività manuali a esperienze di elaborazione dei propri vissuti attraverso l’arte del cucire.
Il laboratorio inoltre è stato il luogo dove si sono coniugate le capacità narrative proprie delle donne a strumenti propedeutici alla sartoria, con la finalità di realizzare storie/abiti che hanno permesso la narrazione e realizzazione di prodotti di sartoria.
È stato creato uno spazio di ascolto, libero da giudizio in cui attivare la conoscenza delle proprie risorse personali tramite la spontaneità, la creatività e la fiducia.
Il metodo è basato sull’apprendimento esperienziale attraverso cui le donne possono sperimentarsi, a partire da quello che si è, nel qui e ora. Cucito, fotografia, narrazione, danza, poesia, miti e fiabe, sono alcuni degli strumenti presenti nel percorso proposto e permettono alle partecipanti di entrare in contatto con nuove dimensioni di sé stesse, avere uno sguardo rinnovato sulle proprie risorse e di creare un’occasione di confronto e consapevolezza, generativo di benessere. La dimensione di gruppo è una potente cassa di risonanza che accelera i processi.
Il focus dei laboratori è stato la realizzazione o rinnovamento di un proprio abito per lavorare sul Self-Empowerment, ossia sul rafforzamento del proprio “potere personale”: l’attivazione delle risorse a livello individuale per:
ü avere la possibilità di sentirsi responsabili, di diventare protagoniste della propria vita
ü saper essere innovative e generative, saper mobilitare il meglio di sé per la propria espressione e crescita.
L’empowerment influisce sul sentimento di benessere e sulla percezione della propria autoefficacia, un potere che ha a che fare con variabili quali la motivazione, la sicurezza in sé, l’energia psichica.