Cascina Ri-Nascita: un progetto innovativo per l’autonomia belle donne in uscita dalla violenza e un nuovo spazio per sport inclusivi e innovativi

Un progetto rivolto a donne per vivere in un luogo sicuro, per ritrovare la piena libertà, autonomia e
indipendenza economica, elaborare la propria storia e lasciarsi alle spalle la violenza e nel contempo creare un luogo aperto alla cittadinanza nel quale frequentare iniziative di equitazione rispettosa del benessere degli animali e corsi di circo a contatto con la natura.
Un’ opportunità da concretizzare grazie a “Ri-Nascita”, il progetto che darà una nuova vita a Cascina
Carpana.
In prima linea due realtà storiche della rete antiviolenza milanese, SVS Donna Aiuta Donna Onlus
(SVS DAD) e l’associazione Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano (CADMI), insieme
all’associazione sportiva Campacavallo per un’iniziativa realizzata in continuità con i progetti dalla Rete
territoriale interistituzionale antiviolenza coordinata dal Comune di Milano.
La cordata, con capofila SVS DAD, presieduta da Alessandra Kustermann, si è aggiudicata la concessione in diritto di superficie, per una durata 90ennale, dell’ottocentesco complesso cascinale situato in via San Dionigi 121, nel quadrante sud-est della città, che già sta vivendo molte trasformazioni, frutto delle politiche di rigenerazione della città.
Il progetto presentato nasce dalla volontà di creare un luogo sicuro dove le donne e i loro figli, usciti
da un’esperienza di violenza domestica, possano recuperare la serenità psicologica, acquisire nuove
competenze professionali e trovare un’indipendenza economica che permetta loro di affrontare il futuro.
Sarà un luogo residenziale e di accoglienza diurna, dove le donne per un anno potranno sperimentare
una messa in gioco professionale nelle diverse attività presenti all’interno della cascina, dopo una
formazione specifica, per affrontare poi la ricerca di un lavoro esterno e di un’abitazione, dove vivere
in completa autonomia con i loro figli. Sono previste anche attività specifiche rivolte ai minori al fine di
consentire alle donne il loro percorso di autonomia.
I dieci appartamenti, destinati all’accoglienza delle donne maltrattate e dei loro figli, sono stati progettati
grazie alla trentennale competenza di CADMI nell’ospitalità delle donne. CADMI, dal 1991 anno di apertura della sua prima casa rifugio, ha accolto nelle sue case più di 800 donne verificando le loro necessità e l’importanza di realizzare un’ospitalità che rispetti l’individualità di ogni donna.
Un orto condiviso, una cucina didattica a supporto dell’attività di catering, uno spazio per la ristorazione
e la socialità, una caffetteria, un negozio di alimentari, punti ristoro mobili nei parchi adiacenti, un asilo
per cani, laboratori artigianali, oltre ad una zona espositiva e ad aule di formazione, tutte attività produttive coordinate prevalentemente da SVS DAD.
Contemporaneamente, grazie all’associazione sportiva Campacavallo, verranno sviluppati progetti
aperti al territorio per accogliere bambini e famiglie e far respirare a pieni polmoni questo angolo verde,
ospitando la cittadinanza in tutte le stagioni per attività sportive, ludico-ricreative, educative, formative,
di pet therapy e arte di strada.
Per dare forma a questo nuovo centro, fulcro del progetto Ri-Nascita, sono stati chiamati CRA – Carlo
Ratti Associati e Italo Rota, che intendono ispirare il loro intervento alla tradizione della corte delle
cascine lombarde, che oggi come un tempo potrà essere luogo di incontro, scambio di idee e piazza per
iniziative condivise.Dichiarazioni partner “Dopo anni di lavoro con le donne che hanno subito violenza, ho sognato di creare un luogo sicuro per loro e i loro figli, dove ritrovare serenità e autonomia. L’incontro con CADMI e Campacavallo mi ha permesso di
tramutare in realtà questo desiderio. Ci siamo entusiasmate di fronte al fascino di questa antica cascina,
immersa nel verde del Parco Sud, ben collegata con la città e con i suoi parchi. Il progetto Ri-Nascita nasce
dall’idea di creare all’interno della corte lombarda, uno spazio dove socialità, vocazione agricola e lavoro
produttivo si possano fondere. Uno dei nostri obiettivi è di garantire ad almeno 80 donne l’anno formazione e un lavoro all’interno della Cascina che le accompagni verso l’indipendenza ed un futuro migliore” Dott.ssa Alessandra Kustermann Presidente SVS DAD
“Vogliamo sperimentare una nuova esperienza dell’abitare che sappia valorizzare e rispettare le soggettività delle donne, le relazioni, le risorse dei quartieri. La casa e il lavoro in questo progetto divengono la base materiale e simbolica da cui partire per costruire percorsi di empowerment socio-economico” Avv. Manuela Ulivi Presidente CADMI
“Siamo orgogliose di essere convolte in un progetto così importante per Milano. Il nostro intervento vedrà la ristrutturazione di una parte della vecchia stalla, la creazione di uno spazio per circo e movimento insieme ad aree esterne per il lavoro con i cavalli. Dopo gli anni passati nel Municipio 8 vogliamo rendere Cascina Carpana accessibile a tutti e creare per i milanesi un angolo di socialità per passare tempo di qualità a contatto con gli animali, col proprio corpo e con la natura“ Ilaria Campi e Gabriella Baldoni, responsabili CAMPACAVALLO “Valorizzando la centralità della corte tipica della cascina lombarda, abbiamo creato qui un luogo di incontro, ma anche di raccoglimento. La corte, protetta dagli ambienti della cascina in cui si svolge la vita comunitaria, accoglie la natura e muta con le stagioni, creando un luogo di aggregazione e produzione allo stesso tempo”

Carlo Ratti e Italo Rota di Carlo Ratti e Associati

Video di Fondazione Milan. Con Alessandra Kustermann

In questo video, realizzato da Fondazione Milan, Alessandra Kustermann, insieme alla ginecologa Giussy Barbara e a Claudia Di Palma, racconta com’è nato l’impegno per il contrasto alla violenza sulle donne con il Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (nato nel 1996) della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico e con l’associazione SVS DAD (nata nel 1997).

SVSeD e SVS DAD sono in prima linea per il sostegno delle persone vittime di violenza, offrendo assistenza sanitaria e psico-sociale, sostegno psicologico e assistenza legale gratuita, ma anche orientamento lavorativo, percorsi di autonomia abitativa ed economica. Allo stesso tempo si occupano di prevenzione, comunicazione e sensibilizzazione per agire alla radice del problema e per favorire un cambiamento culturale. Nel video specifico vengono approfonditi anche i dati registrati sulla violenza di genere nel periodo della pandemia da Covid-19 e i servizi proposti di conseguenza alle nuove necessità.

Cos’è la violenza e dove chiedere aiuto. Video informativo

In occasione del 25 novembre 2021, SVS Donna Aiuta Donna e SVSeD presentano il video informativo sulla violenza domestica.
Il video è stato prodotto nell’ambito del progetto CORPO E MENTE, realizzato insieme a CIPM, Mamme a scuola e Crinali e finanziato dai fondi dell’8×1000 dell’Unione Buddhista Italiana.

Il video racconta le varie forme di violenza, dalle più evidenti e riconoscibili, come quella fisica; alle più sottili e nascoste, come lo stupro coniugale, la violenza psicologica e la violenza assistita. L’obiettivo è quello di far conoscere la violenza e far sapere che ci sono soggetti che possono fornire aiuto per uscirne: i centri antiviolenza della Rete Antiviolenza del Comune di Milano, ma anche i centri per gli autori di reato.

 

 

 

Spot Sociale 2021

 

“Non esiste violenza peggiore di quella che si fa chiamare amore.”


Nel 2021 è stato realizzato un video-spot di raccolta fondi per sostenere le attività di aiuto e prevenzione di SVS DAD, contro la violenza di genere.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Debora Magnavacca, Mercurio Cinematografica, Elisa Fuksas, Wunderman Thompson, Aida Partners e tante altre professioniste che hanno donato il loro lavoro per la causa. Lo spot è andato in onda tra giugno e agosto 2021 nelle principali reti televisive italiane e Pay Tv, tra cui La7, Mediaset e Sky.

Labirinto, 25 e 26 novembre 2016

Nel progetto di sensibilizzazione e informazione realizzato per il Comune di Milano gli studenti dello IED hanno ideato un labirinto come metafora della violenza.
“La violenza è un labirinto: entrare è facile, uscire no. Però c’è una via d’uscita.”
Nelle coppie molto giovani si fa fatica a capire che certi comportamenti sono pericolosi e sono il segno un rapporto non sano. L’estrema gelosia è considerata un segno d’amore. Ma se limita troppo la libertà…. Il labirinto consente di «entrare» nella vita di una coppia e vedere quali sono i segnali che possono portare a situazioni di violenza.
Il 25 e 26 novembre 2016 un vero e proprio labirinto di 16 metri x 6 è stato installato nella Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.
Nell’ambito di questo progetto è stato creato anche un sito internet dedicato a ragazzi, genitori e insegnanti per sapere come riconoscere la violenza e capire a chi rivolgersi per chiedere aiuto: www.stannefuori.it

La Violenza non si cancella. Fermati!


Nel 2013 è stato realizzato, con il contributo del Comune di Milano – Assessorato Politiche Sociali e Cultura della Salute- il video “Fermati” rivolto agli uomini. Si può scegliere tra ignorare, giustificare, minimizzare il problema o fare qualcosa per cambiare una mentalità in cui la cultura della violenza trova spazio per crescere. Il video è stato ideato e realizzato dal regista Ruggero Gabbai.

Liberati dagli stereotipi. Rifiuta la violenza


Nel 2014, nell’ambito del progetto “Nuovi Linguaggi per prevenire e contrastare la violenza”, realizzato con IED, IULM e NABA e finanziato da “Progettare la Parità in Lombardia”, alcuni studenti dello IULM hanno ideato un video che parla degli uomini e degli stereotipi che li condizionano. La violenza di genere è strettamente legata ai ruoli, ai comportamenti e agli stereotipi costruiti dalla società. Lo stereotipo irraggiungibile di un uomo forte, carismatico, senza debolezze può costituire una gabbia che, imprigionando i sentimenti e i desideri, genera insoddisfazione, sofferenza talvolta violenza. Il video ha partecipato al concorso Movie&Co vincendo il Premio Speciale Commissione Italiana per l’Unesco.

La campagna #Uominisenzaviolenza

Sempre nell’ambito del progetto “Nuovi Linguaggi per prevenire e contrastare la violenza”, realizzato nel 2014 con IED, IULM e NABA e finanziato da “Progettare la Parità in Lombardia”, in occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stata realizzata la campagna #Uominisenzaviolenza, una call to action rivolta agli uomini, cui è stato chiesto un gesto piccolo ma significativo. Postare sui social una foto con un fiore e/o portarne uno sul muro simbolico realizzato nella giornata davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. All’iniziativa del fiore hanno aderito moltissime persone e anche personaggi pubblici, in primis il sindaco Giuliano Pisapia. Le immagini della campagna e le foto ai testimonial sono state realizzate dal fotografo Stefano Guindani e di SGP.

Flash Mob M’Ama Non M’Ama

Il 12 gennaio 2012 l’associazione ha organizzato, con l’associazione Podisti da Marte, una maratona, una passeggiata, un grande flash mob in piazza Duomo per dire “No alla violenza”. Nella piazza è stata formata una grande margherita umana, ripresa dal libricino M’ama Non M’ama (clicca qui per sfogliarlo online), che racconta il ciclo della violenza domestica con un linguaggio delicato ma fortissimo.